Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

 

 

Sommario

Art.1 - Norme generali 2

Art.2 - Ordinamento didattico. 3

Art.3 - Scheda Unica Annuale del corso di studio (SUA-CdS) 4

Art.4 - Gestione del corso di studio. 4

Art.5 - Comitato di Indirizzo. 5

Art.6 - Ammissione al Corso. 5

Art.7 - Programmazione e organizzazione della didattica. 5

Art.8 - Trasparenza e assicurazione della Qualità. 7

Art.9 - Piani delle attività formative. 7

Art.10 - Verifiche del profitto. 7

Art.11 - Prova finale. 7

Art.12 - Passaggi, trasferimenti, abbreviazioni di corso e riconoscimento crediti 8

Art.13 - Studenti a tempo parziale. 8

Art.14 - Mobilita degli studenti e opportunità all’estero. 9

Art.15 - Opportunità per gli studenti 9

Art.16 - Orientamento e tutorato. 9

Art.17 - Tirocini curriculari e placement 9

Art.18 - Obblighi degli studenti 9

 

Art.1 - Norme generali

Presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” è istituito, a decorrere dall’a.a. 2010-2011, il corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Classe delle lauree LM-35. La denominazione in inglese del corso è Environmental and Territorial Engineering. La denominazione correntemente utilizzata è Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio.

Il corso è erogato in modalità convenzionale.

La durata normale del corso è stabilita in 2 anni.

Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.

Al compimento degli studi viene rilasciato il diploma di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Classe delle lauree LM-35. A coloro che hanno conseguito la laurea magistrale compete la qualifica accademica di dottore magistrale.

Il presente Regolamento didattico è redatto in conformità con la normativa vigente, con il Regolamento Didattico di Ateneo e con il Regolamento del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, a cui si rimanda per quanto non espressamente indicato, ed è sottoposto a revisione, almeno ogni tre anni.

Art.2 - Ordinamento didattico

Ai sensi dell'articolo 11, comma 3, del d.m. 22 ottobre 2004, n. 270, il corso di studio ha un proprio ordinamento didattico, in armonia con gli ordinamenti didattici nazionali e con il Regolamento didattico di Ateneo. L’ordinamento didattico, deliberato contestualmente alla proposta di istituzione del corso, è approvato dal Ministero ai sensi dell’articolo 11 della legge 19 novembre 1990, n. 341 ed è emanato con decreto del Rettore. La sua entrata in vigore è stabilita dal decreto rettorale.

L’ordinamento didattico del corso di studio nel rispetto di quanto previsto dalla classe cui il corso afferisce e dalla normativa vigente, viene definito previa consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni, con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali. Esso determina:

a) la denominazione, individuata coerentemente sia con la classe di appartenenza del corso sia con le caratteristiche specifiche del percorso proposto;

b) la classe o le classi di appartenenza del corso di studio e l'indicazione del Dipartimento di riferimento;

c) gli obiettivi formativi specifici e i risultati di apprendimento attesi, secondo il sistema di descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, attività comunicative, capacità di apprendimento);

d) il profilo professionale dei laureati magistrali, con indicazioni concernenti gli sbocchi occupazionali;

e) il quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula e l'indicazione sulle modalità di svolgimento;

f) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa e a ciascun ambito, riferiti a uno o più settori scientifico disciplinari nel loro complesso per quanto riguarda le attività previste nelle lettere a) e b), dell'articolo 10, comma 2, del d.m. 22 ottobre 2004, n. 270;

g) le conoscenze richieste per l’accesso e le modalità di verifica, differenziate per tipologia di corso di studio ai sensi di quanto previsto dall’articolo 6, commi 1 e 2, del d.m. 22 ottobre 2004, n. 270, e del Regolamento didattico di Ateneo; I dettagli sui criteri per l’accesso e le modalità di valutazione sono delineati nel presente regolamento;

h) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento della laurea magistrale. Per il conseguimento della laurea magistrale deve essere prevista la presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.

L'ordinamento didattico può disporre che il corso si articoli in più curricula, fermo restando che né la denominazione del corso né il titolo di studio rilasciato possono farvi riferimento. L’ordinamento didattico di un corso di laurea magistrale può prevedere la realizzazione di curricula anche al fine di favorire l’iscrizione di studenti in possesso di lauree differenti, anche appartenenti a classi diverse, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi formativi.

Il Consiglio di Dipartimento di riferimento è responsabile della corretta corrispondenza tra i piani di studio e l’ordinamento del corso.

L’ordinamento didattico del corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio è allegato al presente regolamento.

Art.3 - Scheda Unica Annuale del corso di studio (SUA-CdS)

La struttura di riferimento del corso e le strutture associate provvedono annualmente a una riflessione sugli obiettivi attesi della formazione; a tale riflessione concorrono la verifica della domanda di formazione e consultazioni con soggetti e organizzazioni della produzione di beni e servizi, delle professioni. Tale attività possono essere svolte in collaborazione con corsi di studio area affine.

Il Corso di studio provvede inoltre a riesaminare l'impianto del corso di studio e i suoi effetti apportando le necessarie modifiche, a definire l’offerta formativa nel rispetto degli obiettivi di apprendimento.

Il Coordinatore, coadiuvato dal Gruppo di gestione per l’Assicurazione della Qualità e dal Manager didattico, predispone la documentazione utile ai fini dell’accreditamento del corso studio, da approvare nella struttura didattica di riferimento ed è responsabile della compilazione della Scheda Unica Annuale del corso di Studio (SUA-CdS) quale strumento principale del sistema di Autovalutazione, Valutazione Periodica e Accreditamento introdotto dalla L. 240/2010, dal Decreto Legislativo 19/2012.

Il Coordinatore è altresì responsabile della rispondenza tra quanto approvato nella struttura didattica di riferimento e il contenuto della SUA-CdS.

I quadri pubblici della sezione qualità sono consultabili on line all’indirizzo http://www.universitaly.it/.

Art.4 - Gestione del corso di studio

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio afferisce al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica quale struttura didattica di riferimento, che assume la responsabilità e gli oneri di gestione del Corso.

Al corso di studio è preposto un Coordinatore eletto tra i professori a tempo pieno dal Consiglio di Dipartimento.

Al Coordinatore, spetta il coordinamento e la gestione ordinaria della didattica, sulla base degli indirizzi definiti dal Consiglio di Dipartimento, in base a quanto stabilito dal Regolamento di Dipartimento attualmente vigente.

Presso il Dipartimento di riferimento è costituita una Commissione Didattica, formata da due docenti e da due unità di personale tecnico-amministrativo, che supporta tutti i CdS afferenti al Dipartimento nella gestione delle procedure di  attribuzione degli incarichi di insegnamento previsti dai rispettivi ordinamenti didattici.

A livello del Corso di Studio, sono istituite una Commissione Didattica, con funzione di Gruppo di Gestione, e una Segreteria Didattica. I rispettivi compiti sono dettagliati come segue:

  • Commissione Didattica: La Commissione Didattica è costituita dal Coordinatore del CdS, da una unità di personale tecnico amministrativo con funzioni di Segreteria Didattica, dai docenti di riferimento del corso di studi. La Commissione si riunisce periodicamente, per verificare la realizzazione degli obiettivi formativi, la correttezza della gestione, l’efficacia dell’attività didattica, l’efficienza e la qualità delle strutture didattiche e di servizio, e implementare le iniziative volte alla soluzione delle criticità segnalate dal Gruppo di Riesame. Le riunioni della Commissione Didattica sono allargate ad una rappresentanza di docenti del CdS afferenti ai diversi SSD a seconda degli argomenti all’ordine del giorno.
  • Segreteria Didattica: La Segreteria Didattica del Corso di Studi predispone tutte le attività connesse ai percorsi formativi degli studenti e all'attuazione e all’erogazione dell'offerta formativa. Conserva la documentazione e si occupa di tutti gli aspetti connessi alla carriera universitaria degli studenti iscritti al CdS. Fornisce attività di supporto per la valutazione delle domande di iscrizione, abbreviazione di carriera, trasferimenti e passaggi; per le richieste di svolgimento di attività formative e la valutazione dei risultati dei tirocini formativi e dei relativi crediti formativi; per la presentazione e approvazione dei piani di studio individuali; per la pubblicizzazione delle date delle sedute di Laurea e della composizione delle Commissioni di Laurea; per le attività di orientamento. Partecipa alle attività della Commissione Didattica e del Gruppo di Riesame. È responsabile dell’organizzazione del servizio di sportello agli studenti in relazione alle attività sopra elencate.

Art.5 - Comitato di Indirizzo

In fase di progettazione (e anche in relazione ai successivi cicli di studio) il CdS assicura un’approfondita analisi delle esigenze e potenzialità di sviluppo, scientifico, tecnologico, economico-sociale dei settori di riferimento. A tal fine il CdS consulta sistematicamente, le principali parti interessate (studenti, docenti, organizzazioni scientifiche e professionali, rappresentanti del mondo della cultura, della produzione, anche a livello internazionale), sia direttamente, sia attraverso l'utilizzo di studi di settore elaborati da riconosciuti organismi di livello nazionale o internazionale nel campo dell'ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.

Per garantire un confronto continuo con i rappresentanti del mondo del lavoro, la Macroarea di Ingegneria dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” costituisce un comitato di indirizzo, l'Advisory Council, composto da rappresentanti di enti e aziende del mondo della produzione e dei servizi, che riflette, approfondisce e fornisce elementi in merito alle effettive potenzialità occupazionali dei laureati. Il Comitato si riunisce almeno una volta l’anno. Le consultazioni dell’Advisory Council sono mirate a raffinare una proposta formativa coerente con le esigenze della società e del mondo produttivo, puntando a un progressivo allineamento tra la domanda di formazione e i risultati dell’apprendimento. Dal confronto con l’Advisory Council, i Coordinatori dei Corsi di Studio derivano risultanze specifiche per ciascun singolo Corso di Laurea e pertanto le osservazioni emerse in tale sede guidano le conseguenti azioni di miglioramento in modo determinato anche per il Corso di Studio.

Art.6 - Ammissione al Corso

Per essere ammessi ad un corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Sono previsti specifici criteri di accesso che prevedono, comunque, il possesso di requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione dello studente. Sono ammessi al corso di laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio i laureati nelle classi L-7 (Ingegneria Civile e ambientale) e L-9 (Ingegneria industriale) previa verifica del possesso da parte dell'immatricolando, di specifici requisiti curriculari e dell’adeguatezza della personale preparazione dello studente, definiti in dettaglio come segue:

  • almeno 25 CFU  nei seguenti SSD:
    • MAT/03    Geometria
    • MAT/05    Analisi matematica
    • MAT/06    Probabilità e statistica matematica
    • MAT/08    Analisi numerica
  • almeno 9 CFU  nei seguenti SSD:
    • CHIM/03   Chimica generale e inorganica
    • CHIM/07   Fondamenti chimici delle tecnologie
  • almeno 15 CFU  nei seguenti SSD:
    • FIS/01       Fisica sperimentale
    • FIS/07       Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
  • almeno 48 CFU  nei seguenti SSD:
    • ICAR/01 ‐ Idraulica
    • ICAR/03 ‐ Ingegneria sanitaria ‐ ambientale
    • ICAR/05 ‐ Trasporti
    • ICAR/07 ‐ Geotecnica
    • ICAR/08 ‐ Scienza delle costruzioni
    • ICAR/09 ‐ Tecnica delle costruzioni
    • ICAR/17 ‐ Disegno

Tali requisiti sono finalizzati a garantire un'adeguata padronanza di conoscenze e metodologie di base nell'area della ingegneria civile e ambientale, e di conoscenze, metodologie e tecnologie proprie dell'ambito ambientale (propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale).

È inoltre richiesta una adeguata padronanza di una lingua dell'Unione Europea (oltre l'italiano), in forma scritta ed orale, fondamentale non soltanto per il profilo professionale in uscita, ma anche per un proficuo svolgimento degli studi stessi. Tale lingua viene preferibilmente individuata nella lingua inglese.

L'adeguatezza  della personale preparazione verrà accertata tramite una verifica, cui possono accedere i candidati in possesso dei requisiti curriculari, demandata ad una Commissione a livello di corso di studio nominata dal Coordinatore del CdS e composta da almeno due professori di ruolo, di cui uno con funzioni di presidente ed uno di segretario, che procederà sulla base della documentazione prodotta dallo studente e di un colloquio con lo stesso. Le funzioni di Segretario potranno essere svolte eventualmente da una unità di personale tecnico-amm.vo.

Nel caso in cui siano accertate lacune o insufficienze nella preparazione iniziale, il CdS può richiedere ai candidati:

-  prima dell'immatricolazione, il superamento di specifici esami relativi a corsi afferenti ai SSD per i quali è stata riscontrata la carenza, mirati al raggiungimento delle soglie previste. Tali corsi verranno indicati, caso per caso, dal CdS, e selezionati tra quelli impartiti nella Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/iscrizione-corsi-singoli/);

  • di seguire, nell'ambito dei 120 CFU necessari al conseguimento della laurea magistrale, un percorso formativo personalizzato che consenta di colmare le eventuali lacune formative e raggiungere nello stesso tempo gli obiettivi di apprendimento previsti.

Per le procedure di immatricolazione, di iscrizione, passaggio di corso e trasferimento da altro ateneo, le scadenze ed i relativi versamenti di tasse e contributi si fa riferimento alle informazioni riportate sul sito Web della segreteria studenti di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/segreteria-studenti/) e annualmente definite nella Guida dello Studente di Ateneo.

Art.7 - Programmazione e organizzazione della didattica

Per la determinazione dei CFU e la loro articolazione in moduli didattici, il CdS aderisce alle indicazioni collegialmente definite nella Macroarea di Ingegneria dell'Università di Roma "Tor Vergata" e annualmente pubblicate nella Guida dello Studente disponibile sul sito Web della Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/guida-dello-studente/).

In particolare, si conviene che 1 CFU equivale a 25 ore di lavoro, articolate nel modo seguente: a) non più di 10 ore di attività frontali (lezioni, seminari, laboratori, esercitazioni e attività didattica assimilata, verifiche in itinere con la presenza di docenti; b) non meno di 15 ore di studio personale. Gli insegnamenti sono organizzati in moduli di 6/9/12 CFU, ripartiti in due semestri, ognuno della durata massima di quindici settimane.

Il CdS definisce la propria offerta didattica programmata come insieme di tutte le attività formative previste per la coorte di studenti che si immatricola nell’anno accademico di riferimento. Per ciascuna attività formativa è indicato il normale anno di corso, l’eventuale articolazione in moduli, i settori scientifico-disciplinari, i CFU previsti, l’impegno orario e l’ambito disciplinare.

Per ogni attività formativa il CdS garantisce la redazione da parte del docente e l’adeguata pubblicizzazione di una scheda contenente le conoscenze preliminari richieste, il programma dettagliato, gli obiettivi formativi, i materiali didattici e i testi di riferimento, le tipologie didattiche adottate (anche a distanza) e i criteri e le modalità di verifica. La scheda può inoltre contenere altre informazioni ritenute utili per agevolare la frequenza del corso e le attività di studio individuale dello studente, favorendone l’apprendimento consapevole e attivo.

L’offerta didattica programmata è definita dal CdS con cadenza annuale in linea con le scadenze ministeriali e interne di Ateneo, di norma entro il mese di marzo, e comunque in tempo utile ai fini dell’eventuale attivazione di nuovi corsi e della tempestiva pubblicizzazione dell’offerta didattica.

Inoltre, il CdS propone tutti i provvedimenti necessari, compresa l’eventuale attribuzione degli affidamenti, nonché la selezione dei professori a contratto.

L’offerta didattica programmata e i relativi provvedimenti per la sua attuazione sono approvati dal Dipartimento di riferimento.

Una volta approvata, l’offerta didattica programmata è inserita nel sistema di gestione interno dell’Ateneo e pubblicata nella apposita sezione dedicata al CdS di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio nella Guida dello Studente disponibile sul sito della Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/guida-dello-studente/).

La predisposizione annuale dell’offerta didattica avviene a cura del Coordinatore del CdS, coadiuvato dai docenti del CdS, e con il supporto della Commissione Didattica di Dipartimento. Ai fini della predisposizione di tale offerta, il Coordinatore del CdS convoca regolarmente nei periodi precedenti la scadenza (e comunque almeno due volte all'anno) riunioni aperte ai docenti del CdS. Inoltre, il Coordinatore del CdS promuove attivamente incontri con rappresentanti degli studenti, per raccogliere osservazioni ed eventuali proposte di miglioramento.

Il processo seguito nella predisposizione annuale dell’offerta didattica tiene conto dei seguenti elementi:

  • propedeuticità e obbligatorietà di frequenza: in accordo a quanto concordato nella Macroarea di Ingegneria, esiste propedeuticità obbligatoria tra insegnamenti con identico nome e numerazione diversa (es.: Analisi matematica I e Analisi matematica II). Eventuali altre propedeuticità o obbligatorietà di frequenza sono definite anno per anno e pubblicate assieme all’offerta programmata.
  • attività formative a scelta libera dello studente: i CFU a scelta libera previsti dall’ordinamento didattico sono selezionabili tra tutti gli insegnamenti attivi nell’Ateneo, purché congruenti con gli obiettivi formativi del CdS. La proposta fatta dallo studente è soggetta ad approvazione da parte del CdS. Il CdS predispone e rende pubblica una lista di insegnamenti la cui approvazione è automaticamente garantita.
  • dotazione e qualificazione del personale docente: Il CdS propone l’attribuzione degli incarichi didattici (come carico didattico, affidamento o contratto) assicurando che il numero e la qualificazione dei docenti siano adeguati a sostenere le esigenze del CdS, tenuto conto sia dei contenuti scientifici che dell’organizzazione didattica. Inoltre, il CdS valorizza il legame tra le competenze scientifiche dei docenti (accertate anche attraverso il monitoraggio dell'attività di ricerca del SSD di appartenenza) e la loro pertinenza rispetto agli obiettivi didattici, anche proponendo insegnamenti introduttivi alle tematiche di ricerca di maggior rilievo in cui i docenti sono coinvolti. Qualora si rilevino situazioni problematiche rispetto alla qualificazione del corpo docente o al quoziente studenti/docenti (anche in base a indicatori di riferimento suggeriti dall’Ateneo), il CdS garantisce tempestiva comunicazione all’Ateneo e fornisce indicazioni su azioni correttive.
  • - flessibilità dei percorsi formativi: gli insegnamenti proposti nell’offerta didattica programmata possono essere organizzati anche in indirizzi o curricula distinti. Ad ogni modo farà fede il manifesto degli studi per ogni A.A. vigente. Il CdS garantisce all’interno di ogni indirizzo o curriculum, lì dove attivati, la possibilità di definire percorsi individualizzati, per esempio proponendo insegnamenti alternativi tra cui effettuare una scelta.

Per la predisposizione puntuale dei periodi di svolgimento degli insegnamenti e del calendario delle lezioni, il CdS fa riferimento a quanto è definito collegialmente, anno per anno, a livello della Macroraea di Ingegneria, che opera sulla base di esigenze di uso ottimale delle strutture didattiche disponibili (aule, laboratori) e di coordinamento tra insegnamenti condivisi tra più CdS della Macroarea, sentendo anche i docenti interessati e tenendo conto delle esigenze di funzionalità dei percorsi didattici.

Art.8 - Trasparenza e assicurazione della Qualità

Il corso di studio adotta le procedure per soddisfare i requisiti di trasparenza e le condizioni necessarie per una corretta comunicazione, rivolta agli studenti e a tutti i soggetti interessati.

In particolare, rende disponibili le informazioni richieste dalla normativa, prima dell’avvio delle attività didattiche e, comunque, entro il 31 ottobre di ogni anno. Inoltre, aggiorna costantemente e sollecitamente le informazioni inserite nel proprio sito internet.

Il corso di studio aderisce alla politica di assicurazione della qualità di Ateneo, facendo riferimento alle indicazioni fornite dalla Commissione Paritetica del Dipartimento.

A questo scopo, il CdS adotta la seguente organizzazione: il sistema di Assicurazione della Qualità (AQ) del Corso di Studio per le attività didattiche si articola a livello di Dipartimento e a livello di Corso di Studio.

A livello di Dipartimento, vengono identificati: (i) un Referente per la Qualità del Dipartimento (RQD) che assiste il Dipartimento, ed in particolare il Direttore, nella corretta implementazione del sistema di AQ, svolgendo una funzione di collegamento e coordinamento tra il Dipartimento e le commissioni operative indicate di seguito, segnalando a quest'ultime situazioni particolari e/o di interesse generale; (ii) una Commissione per la Didattica del Dipartimento, che gestisce il processo di programmazione e erogazione delle attività formative proposte dai Corsi di Studio afferenti al Dipartimento; (iii) una Commissione Paritetica docenti-studenti, la cui composizione e le cui funzioni sono indicate dal Regolamento delle Strutture Didattiche e di Ricerca. La Commissione paritetica riporta le proprie osservazioni e raccomandazioni sul corretto svolgimento delle attività didattiche nella Relazione Annuale, che viene inviata ai Coordinatori dei CdS e al Consiglio di Dipartimento.

A livello del Corso di Studio, è istituito un Gruppo di Riesame composto dal Coordinatore del CdS, che svolge anche la funzione di Responsabile della Qualità, da due docenti, da un tecnico amministrativo con funzioni di Segreteria Didattica, da almeno uno studente. Il Gruppo di Riesame si riunisce almeno due volte l’anno, per valutare i dati e gli indicatori ritenuti più rilevanti ai fini dell'esame dell'andamento dei Corsi di Studio, discutere le osservazioni e le raccomandazioni contenute nella Relazione Annuale della Commissione Paritetica di Dipartimento, commenta i dati della Scheda di Monitoraggio Annuale e prospettare iniziative volte alla soluzione delle criticità riscontrate, da sottoporre all’attenzione della Commissione Didattica.

Le opinioni degli studenti sono rilevate attraverso questionari relativi ai singoli insegnamenti. Gli studenti sono chiamati ad esprimere la loro valutazione sull'insegnamento attraverso lo stesso portale utilizzato per l'iscrizione agli esami di profitto. Le informazioni sono trattate in maniera anonima ed utilizzate al solo fine di verificare la realizzazione degli obiettivi, migliorare l’efficacia dell’attività didattica e l’efficienza e la qualità delle strutture didattiche e di servizio. Periodiche elaborazioni dei dati raccolti forniscono il supporto per il riesame dell’offerta formativa e l’adozione di idonee azioni di miglioramento. 

Il Corso di Studio verifica attraverso consultazioni con rappresentanti del mondo del lavoro (scuola, imprese, aziende ed Enti Pubblici) la rispondenza dell’offerta formativa alle esigenze del mercato del lavoro.

Art.9 - Piani delle attività formative

Una sola volta per ogni anno accademico gli studenti possono sottoporre al CdS un piano di studio, comprensivo delle attività formative indicate come obbligatorie dal CdS, di eventuali attività formative previste come opzionali e di attività scelte autonomamente, e indicante l'anno di corso in cui frequentarle.

Per le regole generali riguardanti le modalità di definizione ed i criteri di approvazione del piano di studio, nonché la tempistica di presentazione, il CdS aderisce alle indicazioni collegialmente adottate nella Macroarea di Ingegneria dell'Università di Roma "Tor Vergata", e annualmente pubblicate nella Guida dello Studente disponibile sul sito Web della Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/guida-dello-studente/).

I piani di studi sono esaminati dal CdS e possono essere approvati integralmente, approvati con modifiche o respinti dal Consiglio di Dipartimento di riferimento. Nel caso in cui il piano di studi venga respinto, ha valore l’ultimo piano di studi individuale approvato.

Art.10 - Verifiche del profitto

Le commissioni d'esame, comprensive dei componenti supplenti, sono stabilite dal consiglio di Dipartimento di riferimento per il corso di studio, su proposta del Coordinatore. Per motivi d'urgenza, il direttore può integrare la commissione, portando a ratifica la decisione nella successiva riunione del consiglio di Dipartimento. Ove possibile, la commissione è composta da personale docente o cultori della materia che svolgono attività didattiche nel corso di studio medesimo e in settori scientifico disciplinari affini a quello dell'insegnamento. Quando gli esami di profitto prevedano anche prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati, i docenti titolari degli insegnamenti o di moduli coordinati concorrono alla valutazione complessiva del profitto dello studente. Ogni commissione d’esame è formata da almeno due componenti.

Il CdS garantisce che le modalità di verifica adottate per i singoli insegnamenti siano adeguate ad accertare il raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi e adeguatamente pubblicizzate e comunicate agli studenti, innanzitutto garantendo che tali modalità di verifica siano chiaramente descritte nelle schede degli insegnamenti.

Gli esami di profitto si possono articolare in prove scritte, prove pratiche in laboratorio, prove orali, o in più di una di tali modalità. La valutazione finale, espressa in trentesimi, è individuale e tiene conto, in proporzioni prefissate dal docente prima dell’inizio del corso di insegnamento, sia dei risultati della prova di esame sia di quelli delle eventuali prove di valutazione in itinere. Qualora si raggiunga il punteggio di 30/30, la Commissione esaminatrice, con decisione unanime, può attribuire la lode.

Gli esami di profitto si svolgono al termine del corso di insegnamento, fatte salve eventuali prove intermedie che concorrono alla determinazione del voto finale. Nel rispetto della Carta dei diritti delle studentesse e degli studenti il numero annuale di appelli è fissato a 2 per ognuna delle 3 sessioni d’esami annualmente previste. Ciascun docente titolare d’insegnamento, deve stabilire, su motivata richiesta da parte degli studenti fuoricorso, un appello straordinario tra la prima e la seconda sessione d’esame. Il CdS, per ciascun insegnamento erogato, provvederà a rendere disponibile le date d’esame all’inizio di ogni anno accademico.

Per la determinazione del calendario delle sessioni d’esame, il CdS aderisce alle indicazioni collegialmente adottate nella Macroarea di Ingegneria dell'Università di Roma "Tor Vergata", e annualmente pubblicate nella Guida dello Studente disponibile sul sito Web della Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/guida-dello-studente/).

Art.11 - Prova finale

Il conseguimento della Laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio comporta il superamento di una prova finale (tesi). La tesi di Laurea magistrale consiste in una dissertazione scritta su un argomento avanzato di una delle discipline impartite nel corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, svolta sotto la supervisione di un docente del corso di laurea magistrale (relatore della tesi), eventualmente coadiuvato da docenti o esperti non appartenenti al corso di laurea. La dissertazione deve evidenziare un contributo originale ed autonomo del candidato, che può consistere o nella organizzazione secondo nuovi punti di vista di conoscenze e risultati applicativi già noti in letteratura, o nella proposta di soluzioni originali a problemi inerenti l’Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. In questo secondo caso, la dissertazione deve includere una adeguata panoramica dello stato dell'arte e la descrizione della soluzione proposta.

Previa autorizzazione del Coordinatore del CdS, su richiesta dell’interessato, la tesi può essere redatta in lingua inglese.

L’esame di Laurea Magistrale consiste nell’esposizione e nella discussione da parte del laureando del proprio lavoro di tesi di fronte alla Commissione di Laurea.

Potranno chiedere la tesi gli studenti iscritti alla Laurea Magistrale che abbiano conseguito almeno 80 crediti. Gli studenti si metteranno direttamente in contatto con il docente che propone un argomento di tesi di loro interesse per ottenere tutti i chiarimenti necessari.

Gli studenti che, avendo conseguito almeno 90 crediti, non abbiano ottenuto l’assegnazione di una tesi, potranno rivolgere domanda al Coordinatore del CdS che dovrà indicare un relatore in grado di offrire una tesi adatta alle caratteristiche degli studenti.

Il lavoro di preparazione della tesi potrà essere svolto in uno dei Dipartimenti dell’Ateneo, presso Enti di ricerca, presso Aziende o presso altre istituzioni idonee.

Saranno ammessi all’esame di Laurea Magistrale gli studenti che presentino domanda alla Segreteria Studenti della Macroarea almeno 30 giorni prima della seduta di laurea magistrale; tutti gli esami previsti nell’ultimo piano di studi approvato dovranno essere superati almeno trenta giorni prima della seduta in questione; almeno sette giorni prima della seduta lo studente dovrà consegnare due copie della relazione di tesi, firmate dal relatore, rispettivamente alla Presidenza di Macroarea ed al Relatore stesso.

La commissione preposta all’esame conclusivo per il conseguimento della Laurea Magistrale è formata da almeno sette componenti, più eventuali componenti supplenti, nominati dal direttore del Dipartimento di riferimento, su proposta del Coordinatore.

La prova finale è pubblica. La votazione finale è espressa in centodecimi ed è ritenuta positiva quando supera o è uguale a 66 su 110. Qualora si raggiunga il punteggio massimo, la commissione esaminatrice può, a giudizio unanime, attribuire la lode

Per la determinazione della votazione finale, il CdS aderisce alle linee guida concordate collegialmente dalla Macroarea di Ingegneria e pubblicate sul suo sito Web (http://ing.uniroma2.it).

Art.12 - Passaggi, trasferimenti, abbreviazioni di corso e riconoscimento crediti

Gli studenti che intendono passare al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, provenendo da altri corsi di laurea dell'Ateneo, o da altri Atenei, devono soddisfare i requisiti curriculari definiti all'Art. 6 del presente Regolamento. 

Per quanto riguarda le procedure e i criteri generali per i passaggi da altro corso di studio dell’Ateneo, i trasferimenti da altro ateneo, le abbreviazioni di corso ed il relativo riconoscimento dei crediti maturati dallo studente di tali passaggi, il CdS si conforma a quanto stabilito su tale materia nel regolamento di Macroarea di Ingegneria riportato nella Guida dello studente (disponibile sul sito della Macroarea di Ingegneria: http://www.ing.uniroma2.it/), e alle procedure e i criteri di Ateneo definiti dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico, e riportati annualmente nella Guida dello Studente, pubblicata sul sito istituzionale di Ateneo.

Il riconoscimento degli esami sostenuti e dei crediti acquisiti da studenti provenienti da altri Atenei e da una diversa struttura didattica dell’Ateneo è determinato dal Corso di Studi e sottoposto ad approvazione del Consiglio di Dipartimento di riferimento. A questo proposito, il CdS assicura il riconoscimento del maggior numero possibile dei crediti già maturati dallo studente.

Su richiesta dell’interessato, il CdS può valutare conoscenze e abilità professionali in ambito informatico acquisite e certificate, ai fini del riconoscimento di un massimo di 3 CFU nell’ambito delle “Abilità informatiche e telematiche” per il conseguimento della laurea magistrale.

Art.13 - Studenti a tempo parziale

Lo studente che per ragioni di natura lavorativa, familiare, medica, personale e assimilabili, ritiene di non poter dedicare alla frequenza e allo studio le ore annue previste come standard dell’impegno, può scegliere di iscriversi a tempo parziale. Lo studente che sceglie il regime a tempo parziale vede aumentare gli anni di corso a fronte di una riduzione della contribuzione della tassazione prevista per la classe contributiva del corso di studio.

Le relative procedure sono definite annualmente dall’Ateneo e riportate nella Guida dello Studente.

Art.14 - Mobilità degli studenti e opportunità all’estero

Nel rispetto della normativa vigente, l’Ateneo aderisce ai programmi di mobilità internazionale degli studenti, sia nell'ambito di programmi finanziati dall’Unione europea, sia nell'ambito di accordi e di convenzioni bilaterali, promuovendo e favorendo periodi di studio all’estero mediante l’adeguata pubblicizzazione delle opportunità a disposizione, l’erogazione di appositi corsi di lingua straniera, il supporto di docenti e di personale tecnico, amministrativo e bibliotecario di riferimento per questa attività, nonché dell'ufficio competente per l’internazionalizzazione.

Il CdS promuove attivamente tra i suoi studenti la partecipazione a questi programmi. Informazioni sulle opportunità disponibili e sui bandi per parteciparvi sono pubblicati sul sito Web istituzionale di Ateneo e sul sito della Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/).

Tutti i crediti formativi acquisiti dallo studente durante il periodo di studio svolto all’Estero – all’interno di accordi tra Atenei europei – sono riconosciuti dal CdS senza richiesta di lavoro addizionale da parte dello studente e senza ulteriori esami di verifica.

Art.15 - Opportunità per gli studenti

L’Ateneo promuove numerose opportunità agli studenti iscritti tra le quali borse di studio, premi per merito, borse di ricerca, bandi per attività di tutorato e attività di collaborazione part-time, viaggi di istruzione, contributi per iniziative culturali, convenzioni e agevolazioni. Tali iniziative sono sempre adeguatamente pubblicizzate sul sito di Ateneo all’indirizzo http://web.uniroma2.it.

Art.16 - Orientamento e tutorato

Il CdS usufruisce del servizio di orientamento e tutorato gestito dalla Macroarea di Ingegneria, e mirato a venire incontro alle esigenze più comuni degli studenti riguardanti:

– le scelte universitarie

– il percorso formativo durante il periodo di studi

– gli sbocchi professionali.

Informazioni relative a questo servizio possono essere trovate sul sito Web della Macroarea di Ingegneria (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/orientamento/).

Inoltre, il CdS predispone annualmente un servizio di tutoraggio dedicato a singoli insegnamenti presenti nella propria offerta formativa, utilizzando a questo scopo le risorse messe a disposizione dall’Ateneo. La deliberazione sull’uso di queste risorse viene fatta dal Dipartimento di riferimento del CdS, su proposta del Coordinatore, dopo che questi ha consultato in proposito i docenti del CdS.

Art.17 - Tirocini curriculari e placement

Per la gestione delle attività di tirocinio curriculare e di placement, volte a facilitare l’incontro tra gli studenti e laureati ed il mondo del lavoro, il CdS utilizza la struttura adibita allo scopo nell’ambito della Macroarea di Ingegneria. Informazioni in proposito sono reperibili sul sito Web della Macroarea (http://ing.uniroma2.it/area-studenti/procedure-attivazione-tirocini-curriculari-didattici/).

Art.18 - Obblighi degli studenti

Gli studenti sono tenuti a uniformarsi alle norme legislative, statutarie, regolamentari e alle disposizioni impartite dalle competenti autorità per il corretto svolgimento dell'attività didattica e amministrativa.

Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non ledere la dignità e il decoro dell'Ateneo, nel rispetto del Codice etico, in ogni loro attività, ivi comprese quelle attività di tirocinio e stage svolte presso altre istituzioni nazionali e internazionali.

Eventuali sanzioni sono comminate con decreto del Rettore, secondo quanto stabilito nelle disposizioni vigenti e dallo Statuto di Ateneo.

 

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